Viaggio tra Musica e Fede. Il Coro Polifonico dei Santi Medici di Eboli incanta il Duomo di Ravello con “Custos Mundi”
Domenica 31 agosto, alle ore 20 , in occasione della X Giornata Mondiale per la Cura
del Creato, il bellissimo e storico Duomo di Ravello sarà il palcoscenico del Concerto “Custos
Mundi. La meraviglia della creazione di Dio,” eseguito dal Coro Polifonico dei Santi Cosma e
Damiano del Santuario omonimo di Eboli. Questo evento, guidato dal direttore del coro, M. Paolo
Di Benedetto, si propone di essere sia un invito che una chiamata a proteggere la bellezza che ci
circonda attraverso un canto che diventa preghiera: un viaggio di riscoperta e gratitudine verso il
dono più grande che abbiamo ricevuto. Il Coro nasce come gruppo parrocchiale nell’ottobre 2021, subito dopo la prima ondata della pandemia. Si distingue per il suo spirito francescano e il suo costante impegno nel servire la
comunità. Il direttore del coro ha conseguito un diploma in Musica Liturgica con ottimi risultati ed
è membro dell’Associazione Nazionale dei Direttori di Coro Italiani (ANDCI). A partire da luglio
2024, il gruppo ha ampliato il suo repertorio, passando dalla musica liturgica e sacra a quella
classica tradizionale, e ha formato un ensemble polifonico insieme a una piccola orchestra composta
da organo, violino, viola, oboe e flauto dolce. Ha guidato celebrazioni in varie chiese della zona,
incluso il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario a Pompei e il Santuario della
Madonna di Montevergine, e ha avuto l’onore di cantare nella Basilica Papale di San Pietro in
Vaticano. Con l’aiuto dell’organista, Dr. Cosimo Brenga, il direttore ha organizzato per due anni la
Rassegna Corale di Musica Sacra di Eboli, che si terrà il prossimo settembre (19-20-21).
Quest’anno, la manifestazione è alla sua terza edizione e presenterà cori provenienti da varie regioni
del Sud Italia. La musica, quel ponte tra il visibile e l’invisibile, è lo strumento ideale per dare voce alle opere
divine, aiutando i fedeli a contemplare, con gli occhi dell’anima, le armonie celestiali riflesse sulla
Terra. Il concerto invita il pubblico a un profondo dialogo tra uomo e creazione, esplorando una
meraviglia che spesso diamo per scontata, ma che rappresenta il nostro patrimonio più prezioso.
Ogni nota, a partire dal tributo a San Francesco e dal suo “Cantico delle Creature,” è intesa come un
omaggio alla vita e alla sua forza inarrestabile di ricominciare. Il concerto si snoderà in tre parti che
esplorano il legame tra uomo e creazione attraverso la musica, da diverse prospettive. La prima
parte affronta il tema del peccato, che non è solo un’offesa a Dio ma anche un danno alla Sua
creazione: i canti penitenziali ci spingono a chiedere perdono per queste mancanze, mentre la
certezza dell’amore di Dio ci dà la forza di prenderci cura del mondo. La seconda parte ci invita a
venerare e contemplare le meraviglie della creazione, che sono un puro riflesso della gloria divina: i
brani evidenziano come la creazione non sia un’entità inanimata, ma una comunità che l’uomo deve
proteggere, in cui ogni elemento vive in armonia con il Creatore. Il concerto si concluderà con il
famoso “Panis Angelicus” di C. Franck, volgendo il nostro sguardo verso la Madre di Dio, prima
custode e guida di tutte le creature: i canti finali esprimono il desiderio di diventare, come Maria,
umili e fedeli servitori di Dio e della Sua creazione. Il soprano Sara Anzalone interpreterà il famoso
“Ave Maria” di F. Schubert, una preghiera di intercessione e un rifugio sicuro, specialmente in un
luogo sacro come il Duomo di Ravello, dedicato all’Assunzione di Santa Maria.
L’intenzione del Concerto, organizzato dal Rettore del Duomo, Don Angelo Mansi, è quella di
trasmettere un messaggio cristiano: essere “custodes mundi” non è solo un dovere, ma una vera
vocazione, un atto d’amore verso il prossimo e il mondo. Pertanto, preparatevi a un momento di
profonda riflessione e rinnovato impegno: non solo per ammirare la Creazione, ma per amarla e
proteggerla con cura, come un tesoro prezioso e inestimabile che ci è stato affidato.





